I laser impiegati in odontoiatria rappresentano una tecnologia di tipo biomedico che conduce il paziente moderno in una nuova era della medicina. Gli attuali laser odontoiatrici permettono di eseguire diverse tipologie d’interventi sia sui tessuti molli che duri, un tempo svolti dagli strumenti tradizionali (turbine e micromotori, bisturi, elettrobisturi).
I più recenti laser odontoiatrici per i tessuti smalto-dentinali consentono di vaporizzare i tessuti dentali infetti per eseguire ricostruzioni dentali, nella maggior parte dei casi, con quantità ridotte o in caso di carie superficiale senza l’utilizzo della comune anestesia.
E’ così possibile ottenere un buon contenimento della sensibilità operatoria per blocco sinaptico da iperpolarizzazione delle membrane nervose come effetto indotto dalla luce iperpulsata ad alta intensità, con stimolo alla produzione di endorfine a livello del tess. nervoso centrale e periferico. Il laser in generale dona maggiore confort rispetto a i metodi tradizionali e i pazienti sono più rilassati e a proprio agio.
In particolare vediamo che il laser ad erbio permette di trasferire sulle molecole d’acqua, nelle cellule dei tessuti smalto-dentinali , un’onda elettromagnetica ad altissima intensità di energia determinando la vaporizzazione immediata della superficie irraggiata. Questo avviene in modo graduale e programmabile dall’operatore che può avvalersi di programmi di lavoro pre-impostati nelle moderne macchine laser.
L’ablazione dei tessuti cariosi avviene in modo selettivo lasciando maggiore tessuto dentario sano rispetto ad una comune turbina odontoiatrica, questo perché i tessuti dentari infetti sono più idratati e volatilizzano prima.
L’effetto della luce laser ad altissima intensità induce anche un’ azione di biostimolazione intensa e una risposta immediata dei tessuti irradiati con stimolo della produzione di endorfine a livello generale mentre a livello locale viene stimolata la produzione di cellule staminali con riduzione dello stato infiammatorio sia del tessuto pulpare che circostante.
Il manipolo laser viene gestito a una certa distanza sull’area di lavoro, assistito da un raggio pilota che permette di visualizzare in tempo reale se l’area da vaporizzare è a fuoco. Al contempo lo spray aria-acqua del manipolo laser permette un rapido raffreddamento della superficie trattata assicurando la vaporizzazione di idrossiapatite dei tessuti infetti.
Le principali applicazioni cliniche del laser ad erbio sono: rimozione del tessuto dentario carioso e preparazione cavitaria, decontaminazione e sterilizzazione del canale radicolare e dei tubuli dentinali dopo la terapia canalare o di devitalizzazione, allungamento della corona, osteotomia, trattamento delle infezioni ossee o necrotizzanti, trattamento dell’ipersensibilità dentinale, biostimolazione dei tessuti, trattamenti estetici della cute.
In un moderno studio dentistico trovano impiego varie lunghezze d’onda di laser che, nella maggior parte dei casi, assolvono il miglior tipo di intervento clinico terapeutico. Il laser diodo è preferito per i tessuti mucogengivali per la maggiore emostasi ottenibile rispetto al laser erbio anche sui tessuti più vascolarizzati. Nella maggior parte dei casi si evitano così le suture che lasciano generalmente esiti cicatriziali.
Le principali applicazione cliniche del laser diodo per i tessuti molli sono: decontaminazione delle tasche gengivali, rimozione del tessuto granulomatoso dalle tasche profonde, cura delle parodontosi, cura delle perimplantiti, rimodellamento estetico delle parabole gengivali, allungamento della corona clinica, intervento di riposizionamento gengivale, biostimolazione gengivale, interventi di scappucciamento dei terzi molari, rimozione dei frenuli corti o spessi, approfondimento del fornice vestibolare, decontaminazione post-estrattiva di elementi radicolari infetti, rimozione di cisti e granulomi, desensibilizzazione dentaria di superfici radicolari scoperte, desensibilizzazione dei colletti sensibili, pulpotomia parziale della polpa vitale, decontaminazione canalare e dei tubuli dentinali nelle devitalizzazioni, escissione di epulidi, fibromi, papillomi, mucocele, emangiomi, neoplasie, trattamento di leucoplachie, lichen, rimozione di verruche, per prelievi bioptici di tessuti biologici, nel trattamento di ulcere, afte ed herpes, come terapia biostimolante post chirurgica, nelle patologie discali dell’articolazione temporo-mandibolare, come decontratturante miofasciale, nel trisma dell’articolazione temporo-mandibolare, nelle tecniche di laserpuntura in medicina tradizionale cinese MTC, come antinfiammatorio locale, nella cura del dolore cronico o recidivante, sbiancamento dentale.
L’approccio dei moderni laser odontoiatrici permette di ricevere i pazienti in studio con maggiore serenità specie i bambini che avranno una maggiore fiducia e un maggiore spirito di collaborazione.
Dott. Vito Pipino
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